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Il centro storico di Lecce

Il centro storico di Lecce

La città barocca

Ogni anno moltissimi turisti decidono di trascorrere le vacanze in uno dei tanti villaggi del Salento, attirati dalle acque cristalline che si possono scoprire tra le tipiche grotte carsiche e dalle spiagge bianche. Ma il territorio salentino è una conchiglia al cui interno sono custodite anche altre perle, come Lecce, per esempio, città dalla storia antica e dalla ricca cultura. Dopo diversi viaggi in Italia, lo scrittore inglese Martin S. Briggs, storico ed esperto di architettura, scrisse il suo fantastico reportage “Nel tallone d’Italia” e su Lecce ebbe a dire che “tutto quello che è caratteristico dell'architettura di Lecce, risulta dalla fusione di questi tre grandi elementi: il nuovo spirito di rinascenza, penetrato lentamente in questa remota città; gli invincibili ricordi del Medioevo che stavano intorno alle sue porte; e la lunga dominazione spagnola”. Una sintesi perfetta che mette in evidenza quanto di bello c’è da vedere a Lecce, città in cui è forte, dal punto di vista artistico, l’impronta barocca e in cui è possibile ravvisare, grazie alle testimonianze archeologiche, le origini messapiche e romane.   

I monumenti da visitare

Della città salentina, il centro storico, disseminato di architetture civili e religiose e palazzi nobiliari, è sicuramente di grande interesse. Moltissimi sono gli stili architettonici che si possono osservare. Iniziamo il nostro itinerario da Porta Napoli, un arco di trionfo edificato nel 1548 in onore di Carlo V e caratterizzato da un frontone decorato con cannoni e armature, elementi che ricordano gli archi di trionfo romani. Insieme a Porta San Biagio e Porta Rudiae (quest’ultima sormontata dalla statua di Sant’Oronzo protettore della città di Lecce) rappresentano il punto di accesso al centro storico. Qui potrete ammirare l’Obelisco, monumento celebrativo realizzato nel 1822 in occasione dell’arrivo a Lecce di Ferdinando di Borbone. Attraversando Porta Napoli si entra nel cuore della città e, percorrendo Via Palmieri, potremo ammirare il Teatro Paisiello, realizzato nel tipico stile architettonico che si diffuse tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento. Proseguendo la nostra passeggiata, arriviamo in Piazza Duomo. La Cattedrale di Santa Maria Assunta è uno splendido esempio di architettura barocca leccese. La chiesa fu realizzata tra il 1659 e il 1670 sulle basi di una cattedrale romanica preesistente. La facciata è impreziosita da decori e statue. Su piazza Duomo si affacciano anche i sontuosi palazzi del Vescovado e del Seminario e il maestoso Campanile. Anche Piazza Sant’Oronzo merita una visita. Qui si erge l’imponente statua fu fatta realizzare nel XVII secolo in onore del santo patrono. È la piazza più importante della città e vi sorgono i resti dell’anfiteatro romano venuti alla luce grazie agli scavi archeologici. Sulla piazza insistono architetture di epoca fascista e al centro vi è il Sedile, una costruzione a forma di parallelepipedo decorata con fregi e stemmi e un ampio loggiato rinascimentale, resti di un palazzo che ospitava gli uffici del rappresentante locale del Re. Troviamo anche la Chiesa di San Marco che fu costruita nel 1543 su volere dei mercanti veneziani che abitavano in città. Non dimentichiamo, come già detto, che qui sorge l’anfiteatro romano, oggi visibile solo per un quarto essendo il resto ancora sepolto da chiese e palazzi. La Basilica di Santa Croce sita anch'essa nel centro storico, è la più celebre manifestazione di barocco leccese grazie alla maestosità e all'imponenza sia della facciata esterna che degli interni. Fu costruita a più riprese, con inizio nel 1353 e presenta come elemento decorativo di punta un rosone barocco incorniciato da colonne e statue. Altro esempio di barocco leccese è la Basilica di San Giovanni Battista, completata sul finire del Seicento ma realizzata su una precedente struttura del 1388. La basilica sorge a pochi passi da Porta Rudiae, la porta che prende il nome dall’antica Rudiae, città distrutta in direzione della quale sorge la porta. Fu realizzata nel 1703 ed è sormontata dalle statue dei Santi della città Oronzo, Domenico e Irene e da figure come Malennio, re dei Salentini. Il centro storico è disseminato di trattorie e osterie rustiche tipiche che offrono la gustosa e prelibata cucina salentina, una cucina che impiega largamente gli ortaggi di stagione, il pesce azzurro, i legumi, la pasta fatta in casa e il pane che viene ottenuto da farine poco raffinate e che quindi si presenta con il caratteristico colore scuro.

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